Anatocismo Mutuo

Anatocismo Mutuo: Cos’è e Come Si Calcolano Interessi?

Il mutuo è una particolare operazione economica da stipulare presso una banca, attraverso la quale è possibile comprare casa. Senza di esso, infatti, si rivelerebbe inutile persino cominciare a spulciare i vari annunci immobiliari alla ricerca dell’appartamento dei propri sogni. Tuttavia, è importante cercare di comprendere quali siano i meccanismi di funzionamento del mutuo, così da scegliere la soluzione più ideale alle proprie specifiche esigenze.

Uno degli elementi più importanti quando si parla di mutuo è sicuramente il piano di ammortamento: una volta trovata la soluzione più congeniale alle proprie specifiche esigenze, infatti, la banca provvederà a redigere un apposito piano di rientro delle spese, così da fornire al cliente tutte le informazioni necessarie circa l’estinzione del debito contratto con la banca. Il piano di ammortamento, dunque, consiste in una serie di rate da corrispondere a fine mese entro un determinato arco temporale; tutti questi elementi, poi, vengono stabiliti a prescindere in sede di firma.

L’anatocismo bancario: cos’é e in cosa consiste

Spesso e volentieri, quando si parla di mutui, si sente parlare anche di anatocismo; ma cos’é e in cosa consiste effettivamente l’anatocismo bancario? Da un punto di vista più specifico e circoscritto, si parla di anatocismo bancario ogni qualvolta l’istituto bancario operi una vera e propria capitalizzazione sugli interessi. L’anatocismo, in linea di massima, è vietato dalla legge, seppur con alcune eccezioni. Questa particolare misura coercitiva, poi, è consentita solo nel caso di interessi scaduti da almeno 6 mesi e in presenta di un’apposita domanda giudiziale, oppure di una convenzione che sia stata stabilita dopo la scadenza.

La giurisprudenza, quindi, stabilisce che in caso di mancato pagamento delle rate nei termini concordati, la banca può applicare una moratoria sull’importo della rata: siccome il mutuo della prima casa, ad esempio, è formato da una quota di interessi ed una quota capitale, è di fatto possibile affermare che nell’atto del calcolo degli interessi di mora, gli interessi inclusi nella rata porteranno alla produzione di altri interessi.

Anatocismo-Mutuo

Quando è possibile applicare l’anatocismo

L’anatocismo, sebbene sia contemplato in alcuni casi dall’ordinamento giuridico, è comunque considerato un vero e proprio tasso di usura, e per questo non può essere applicato a totale discrezione della banca, ma deve seguire al contrario una serie di regole stringenti. Gli istituti bancari, nell’esercizio delle loro funzioni, sono tenuti ad adottare tutte quelle che sono le regole atte a prevenire l’usura, adottando sì delle misure coercitive, ma che non vadano in alcun modo a ledere la situazione economica del cliente.

La capitalizzazione degli interessi del mutuo è possibile solo ed esclusivamente per un periodo di tempo limitato; oltre un arco temporale ben preciso, è importante tenere a mente che l’anatocismo deve essere adeguatamente indicato nel contratto stipulato con la banca in forma di clausola.  Nel caso in cui tale clausola dovesse essere assente, la banca non potrà applicare l’anatocismo.

Come funziona il calcolo degli interessi da versare alla banca

Il calcolo degli interessi da versare alla banca segue una logica abbastanza semplice e facile da capire. Innanzitutto, è bene sottolineare che l’interesse maturato (vale a dire scaduto o comunque non corrisposto alla banca), diventa un bene capitale, e come tale può produrre a sua volte degli interessi.

Il calcolo anatocistico viene, sostanzialmente, posto in essere ogni tre mesi dalla banca, attraverso una formula non di difficile comprensione. Come è facilmente intuibile, il calcolo anatocistico è caratterizzato da alcuni interessi composti che, per la loro intrinseca natura, sono più alti dei normali, creando quindi sin da subito una situazione di criticità a quelle che sono le economie dei clienti.

Si tratta di un vero e proprio circolo vizioso dove uscirne è praticamente impossibile, poiché ogni 3 mesi vengono conteggiati gli interessi da versare, che poi vanno prontamente a produrre altri interessi qualora non si sia provveduto al loro saldo. A causa della natura stessa del calcolo anatocistico, tutte le banche sono tenute ad applicare questo tasso di usura solo ed esclusivamente in caso ci sia un contratto apposito ad autorizzarne l’attuazione, in modo da tutelare in ogni caso la salute del cliente.

Come ha cambiato le cose la normativa

L’anatocismo, come è facilmente intuibile, è una pratica che per lungo tempo è stata legalizzata dalle banche, lasciando a loro la totale discrezione riguardo l’applicazione del tasso di usura. Tuttavia, a causa delle tante situazioni drammatiche che spesso e volentieri vengono a crearsi nel momento in cui un soggetto non è in grado di assolvere a tutti i pagamenti della banca, si è sentito il bisogno di legiferare tutta questa circostanza, sottraendo agli istituti bancari la possibilità di poter applicare in completa autonomia l’anatocismo, tutelando innanzitutto i clienti e la loro serenità e tranquillità, ponendosi inoltre quali perfetti mediatori tra le loro problematiche e la loro effettiva realizzazione. Qualora il contratto di mutuo non dovesse prevedere questa specifica opzione, quindi, l’anatocismo bancario non può essere posto in essere a prescindere.

In definitiva, quindi, acquistare una casa è sicuramente il sogno di moltissimi giovani che vogliono affacciarsi per la prima volta alle dinamiche della vita, gettando così le basi per la costruzione del loro futuro. Contrarre il mutuo è sicuramente la prima cosa da fare: in assenza di questo, infatti, ogni genere di sogno non può cominciare.

In quest’ottica, quindi, è importante sottolineare che nel caso in cui il cliente non dovesse riuscire a saldare qualche pagamento per i motivi più disparati, la banca non può ricorrere, salvo alcune eccezioni o clausole contrattuali, all’anatocismo bancario, ossia quel mezzo coercitivo attraverso il quale si applica un tasso di usura crescente al correntista. Un modo, quindi, per tutelare tutti gli interessi del consumatore.