Garante Mutuo: Chi è? Requisiti, Responsabilità e Rischi
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Garante Mutuo: Chi è? Requisiti, Responsabilità e Rischi
Il garante è una figura che può facilitare l’ottenimento di un mutuo. Si tratta di un soggetto che, per determinate caratteristiche, risulta idoneo a supportare la figura del richiedente prestito. Scopriamo, quindi, quali sono le sue peculiarità.
Garante mutuo: perché è così importante
In un mondo che corre sempre più veloce e con contratti di lavoro atipici e meno stabili, ormai, accedere ad un prestito di questa portata non è più così semplice. A farne le spese sono le giovani coppie che hanno difficoltà nell’approcciarsi all’acquisto della prima casa. Infatti gli istituti bancari non sono molto propensi a concedere mutui con una situazione non proprio lungimirante dal punto di vista delle prospettive. Ecco perché hanno bisogno di una garanzia da parte di un soggetto terzo.
Il garante, molto spesso, è proprio un soggetto vicino al richiedente. Può essere un familiare o un genitore. Ma quali sono i suoi obblighi? In questo articolo scopriremo le caratteristiche che deve avere una figura come questa e, ovviamente, quali sono le responsabilità a cui va incontro nel momento in cui appone la sua firma sul contratto di mutuo.
Garante mutuo: chi è e quali sono i requisiti necessari
Si chiama garante ma viene denominato anche fideiussore. È colui che permette la realizzazione di un sogno per chi desidera acquistare un immobile. È una figura che, nel corso del tempo, dovrà garantire per il titolare del mutuo e nel caso di mancato pagamento viene imputato come diretto responsabile dalla banca. Il garante è, molto spesso, un parente, un fratello o una sorella, oppure, uno zio. Non è raro, però, richiedere anche l’intervento di un conoscente che abbia una certa solidità reddituale e di cui ci si fida.
Alcune banche non riconoscono i parenti prossimi come fideiussori ma, ovviamente, questi si rivelano affidabili perché sono le prime persone a cui chiedere aiuto qualora vi sia necessità. Per i fratelli e le sorelle, invece, l’istituto di credito pone delle limitazioni. Se questi sono di età vicina al titolare del mutuo, allora, l’aiuto del soggetto potrebbe essere rifiutato perchè questi, a loro volta, potrebbero richiedere un prestito ingente nel prossimo futuro.
Il fideiussore designato, quindi, è presente al momento in cui il contratto di mutuo si stipula e qui si sottoscrive la sua responsabilità nel caso in cui il debitore non paghi le rate del mutuo. Pertanto si addosserà, ipoteticamente, la restante parte del debito insoluta. Da quello che si può capire la figura del richiedente e del garante sono, praticamente, simili. Quest’ultimo, però, subentra solo nel caso di necessità.
Garante mutuo: le indagini della banca
L’istituto di credito, prima di accettare la figura del terzo, deve condurre delle indagini approfondite sul merito creditizio del garante. Infatti tiene conto di alcuni parametri fondamentali come età, patrimonio immobiliare, reddito, capacità di rimborso, storia creditizia e, infine, affidabilità. Quindi considera anche i risultati ottenuti dalle Centrali rischi e Sic, verificando l’andamento dei finanziamenti conclusi e in corso, assicurandosi che siano sempre stati pagati in maniera regolare e puntuale.
Una volta esaminata la storia creditizia riconducibile al fideiussore è bene considerare le caratteristiche principali a cui deve rispondere pienamente per poter assolvere al suo compito. Quindi al fine della situazione finanziaria si tiene conto anche della consistenza del reddito, patrimonio e stabilità del lavoro.
La consistenza del reddito è riconducibile all’importo che viene percepito al netto degli impegni finanziari presi e delle spese per la famiglia che ha a carico. Quindi ciò che ne deriva deve essere sempre in grado di soddisfare le pretese creditorie della banca. La stabilità lavorativa, invece, consiste nell’analizzare il tipo di mansione che si svolge all’interno di un’azienda, se si è titolare di partita Iva, pensionato o libero professionista. Ovviamente in questo si tiene conto anche della sua affidabilità finanziaria.
Infine vi è il patrimonio. Si tratta di un aspetto è essenziale poiché è possibile concedere una garanzia qualora tale requisito sia pienamente soddisfacente. La banca, infatti, potrebbe decidere, nel caso di insolvenza del titolare, di aggredire il patrimonio immobiliare del garante. Particolare attenzione va data anche ai beni complementari.
Un altro aspetto da non sottovalutare è l’età del garante. Infatti in fase di indagine l’anagrafica riveste un ruolo importante. Quindi non potranno garantire soggetti con più di 75 anni ma, a volte, può accadere che tale limite sia soggettivo. Molti istituti di credito, infatti, alzano l’asticella relativa a 80 anni o, addirittura, 85 anni.
Cosa succede se il soggetto in questione ha già provveduto a garantire per altri prestiti? La banca valuterà sempre la sua capacità di reddito, patrimonio immobiliare e la possibilità di prendersi cura della sua famiglia. Quindi due garanzie possono coesistere a patto che l’entrata sia sempre idonea a fronteggiare entrambe le situazioni di necessità.
Il garante resta parte attiva nel mutuo anche nel caso di surroga. Infatti dovrà firmare il nuovo contratto con l’istituto di credito scelto. Qualora il mutuatario sia in grado di assolvere al debito senza l’ausilio di questa figura, allora, in tale occasione si può liberarlo dagli adempimenti contrattuali.
Garante mutuo: rischi e responsabilità
Il fideiussore è un ruolo estremamente importante nel caso di richiesta di mutuo. Infatti tale figura, nell’architettura del contratto, diventa un vero e proprio debitore, quindi, responsabile nel caso di inadempienza del mutuatario. In questo caso risponderà personalmente delle restanti rate non pagate. Va detto, inoltre, che non avrà alcun diritto sul bene acquistato attraverso il mutuo e in caso di danno economico non potrà mai rivalersi sul titolare del prestito.
Si tratta di un ruolo estremamente rischioso poiché si mette in pericolo il proprio reddito ma anche il patrimonio, cioè volto a soddisfare le esigenze di un terzo. È bene, quindi, garantire per soggetti altamente affidabili e vicini alla propria famiglia, in modo da poterli rintracciare in caso di necessità, intimando il pagamento della cifra restante. Ovviamente si consiglia di valutare, inizialmente, la situazione e di accettare solo quando si è estremamente sicuri dell’affidabilità del soggetto.