Mutui Agevolati: Che Agevolazioni Fiscali Esistono?
Indice
Stipulare un mutuo per l’acquisto di una casa è il sogno di molti, sebbene le dinamiche che ruotano intorno queste operazioni siano spesso difficili da comprendere, inducendo l’interessato a pensare che non sia possibile procedere per mancanza di denaro.
Contrariamente a quanto si possa pensare, però, le banche pongono in essere una serie di agevolazioni di differente tipo, così da aiutare quanto più possibile il cliente nella realizzazione dei suoi sogni. A seconda di ogni specifica circostanza, infatti, sarà effettivamente possibile poter beneficiare di una serie di agevolazioni o detrazioni, che renderanno i versamenti da corrispondere a fine mese alla banca più facili da sostenere.
Affinché i giovani si sentano motivati ed incentivati, quindi, ogni istituto bancario offre una serie di vantaggi non indifferenti, aprendo così ad un ampio raggio di clientela la possibilità di stipulare un mutuo con il fine primario di acquistare una proprietà. Tuttavia, può rivelarsi un’ottima idea cercare di comprendere a fondo quali siano le intricate questioni che ruotano intorno i mutui agevolati.
Mutui agevolati: cosa sono e perché esistono
A causa di una crisi economica decisamente pensate, sono sempre di meno le persone che decidono di abbandonare il tetto famigliare per andare a vivere da soli, poiché le tante spese da affrontare e le poche opportunità lavorative non contribuiscono certamente alla stipulazione di un contratto. Poste in essere siffatte premesse, è importante sottolineare che i mutui agevolati sono stati inseriti affinché il contraente possa impegnarsi per mettere radici senza ulteriori preoccupazioni.
A seconda di ogni specifica e singola esigenza, poi, l’istituto bancario presso il quale ci si rivolge provvederà a fornire una serie di opzioni differenti, ognuna delle quali in grado di tenere conto della propria situazione. Affinché possano essere più chiari i meccanismi che ruotano intorno i mutui agevolati, risulta fondamentale approfondire il discorso delle detrazioni e l’importanza della prima casa.
Le agevolazioni concernenti l’acquisto della prima casa
Quando si parla di mercato immobiliare e di sottoscrizione di un mutuo, non si può fare a meno di parlare dell’importanza della prima casa, il vero motivo per cui si può discutere di eventuali detrazioni fiscali.
La prima casa non può essere un immobile di lusso, e il richiedente deve necessariamente essere una persona fisica; colui il quale si appresti ad acquistare la prima casa, non può essere proprietario di un altro immobile, né deve essere in possesso di un appartamento acquistato con le medesime agevolazioni riservate alla prima casa. Il beneficio delle detrazioni fiscali, quindi, soggiacciono ad una serie di limitazioni ben precise affinché si scongiurino eventuali frodi, andando così ad identificare con precisione i soggetti che necessitano realmente di un sostegno concreto per l’acquisto di una proprietà.
Altro strumento fondamentale per poter beneficiare delle agevolazioni, è sicuramente il possesso della dichiarazione dei redditi, cui la banca farà riferimento per il calcolo di ogni beneficio.
Come funzionano le detrazioni per l’acquisto della prima casa
Coloro i quali stipulino un mutuo con una banca per l’acquisto della prima casa, hanno diritto ad una serie di detrazioni dall’IRPEF degli interessi passivi; il bonus viene calcolato in una misura circoscritta al 19% su un tetto massimo di 4.000 euro. Affinché si possa effettivamente beneficiare delle detrazioni previste, è fondamentale che l’immobile venga adibito solo ed esclusivamente ad abitazione principale, o che comunque lo diventi entro un periodo massimo di diciotto mesi.
Qualora la casa acquistata dovesse essere adibita ad abitazione principale di un congiunto dell’intestatario del mutuo, le detrazioni vanno comunque applicate a colui il quale abbia sottoscritto il contratto con la banca; nel caso di un mutuo cointestato– ossia nel caso ci fossero più soggetti coinvolti- la detrazione non si limita solo ad una sola persona, ma al contrario si estende a tutti coloro che lo abbiano sottoscritto, ciascuno dei quali potrà godere di una specifica detrazione dalle spese totali, seguendo la medesima logica.
La ristrutturazione della casa può essere detratta?
Qualora la prima casa dovesse necessitare di una serie di lavori di ristrutturazione volti a migliorarne la struttura o a cambiarne la forma seguendo i propri gusti, è possibile beneficiare anche in questo caso di una serie di detrazioni: nello specifico, si tratta di una quota complessiva pari al 19% su un tetto massimo che si aggira intorno a circa 2.585 euro.
Come nel caso precedente, requisito imprescindibile affinché si possa richiedere il mutuo, è che l’immobile debba essere necessariamente adibito a prima casa, e che tale condizione giuridica venga risolta entro il tempo massimo di diciotto mesi; qualora ciò non dovesse accadere, verrebbero meno tutti i presupposti per ottenere le detrazioni volte a far risparmiare del denaro. Le agevolazioni fiscali non riguardano solo questi due casi specifici, ma si estendono anche in altre circostanze, ampliando così il loro raggio di efficacia.
L’iter da seguire per beneficiare delle detrazioni
Le detrazioni sulla prima casa possono riguardare anche l’acquisto di abitazioni in nuda proprietà, a patto che verranno poi adibite in un secondo momento a prima casa (sempre nei limiti dei diciotto mesi contemplati dalle normative attualmente in vigore). Per quanto riguarda gli appartamenti in affitto, anche questi possono tranquillamente beneficiare di agevolazioni fiscali, a patto però che al locatario venga notificata l’intimazione di sfratto e che entro un anno la casa venga destinata ad abitazione principale.
Una volta chiarite tutte queste circostanze, è importante tenere sotto controllo l’aspetto burocratico; la documentazione da produrre affinché si possano porre in essere le agevolazioni fiscali sono: il contratto di acquisto della casa che verrà adibita ad abitazione principale, la ricevuta dell’istituto bancario che attesti gli interessi passivi e la fattura del notaio, tutti documenti che dovranno essere allegati all’atto della dichiarazione dei propri redditi.