Mutui Irregolari

Mutui Irregolari: Come Riconoscerli e Come Farsi Rimborsare

Non tutti sanno che dietro al mutuo che hanno stipulato potrebbero nascondersi delle gravi irregolarità, presupposto per poter chiedere un rimborso. Ыulla base di alcune indagini condotte da noti programmi televisivi, come le Iene o Striscia la notizia, è infatti emerso che ben il 70% dei mutui in circolazione sono irregolari, a causa dell’applicazione del tasso di usura.

Si parla di mutui irregolari in quanto contengono interessi ultra legali, ovvero il soggetto che ha stipulato il mutuo si ritrova a dover rimborsare la somma ottenuta in prestito più degli interessi che vanno oltre la soglia massima stabilita dalla Banca d’Italia.

In quest’ottica quindi è buona abitudine accertarsi che il proprio mutuo o prestito non rientri nella categoria dei mutui irregolari perché se così fosse si verrebbero a pagare interessi, in realtà, non dovuti. E se dopo i dovuti controlli si scopre che il proprio mutuo è irregolare? Nessun problema. Affidandosi ad un avvocato specializzato si può far valere il proprio diritto al rimborso di quanto eventualmente pagato e non dovuto. Cerchiamo adesso di capire come fare a riconoscere un mutuo irregolarequal è la procedura da seguire per farsi rimborsare.

Come riconoscere un mutuo irregolare

La crisi economica del 2008 ha portato ad enormi scossoni un po’ in tutti i settori, compreso quello finanziario che negli ultimi anni ha visto un aumento esponenziale dei mutui irregolari. Una situazione che vede come protagonisti, in negativo, vari istituti bancari a danno dei mutuatari costretti a pagare degli interessi maggiori rispetto a quelli dovuti. Purtroppo però non è così semplice riuscire a capire quando ci si trova davanti ad un mutuo irregolare.

Il più delle volte le informazioni contenute nel contratto di mutuo non sono di facile comprensione e molte clausole non vengono adeguatamente attenzionate.  Il consiglio è quindi quello di rivolgersi ad un avvocato specializzato in materia che analizzando copia del contratto sarà subito capace di individuare la presenza di condizioni sfavorevoli per il cliente, illegittime e che possono addirittura portare all’annullamento del contratto con conseguente recupero delle somme versate.

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Una perizia sul contratto diventa quindi fondamentale per riuscire a capire se è il caso o meno di intraprendere un’azione legale nei confronti della propria banca. Prima di rivolgerci ad un avvocato sarebbe il caso di verificare personalmente che i costi sostenuti siano inferiori al limite massimo pubblicato trimestralmente sul sito della Banca d’Italia.

In ogni caso le caratteristiche principali che si possono riscontrare in quasi tutti i mutui irregolari sono:

  • l’applicazione di tassi usurari
  • la pubblicità ingannevole messa in atto da molti istituti di credito che, con un messaggio falsato e distorto, esaltando caratteristiche e qualità che il prodotto finanziario non possiede induce in inganno il cliente influenzandone la scelta e inducendolo a sottoscrivere il contratto di mutuo;
  • la clausola floor che indica un limite percentuale al di sotto del quale gli interessi dovuti alla banca non possono scendere. Poiché tale clausola determina un significativo squilibrio di diritti e obblighi tra la banca e il cliente, autorevole dottrina la considera vessatoria e la giurisprudenza è intervenuta più volte a rimarcare le condizioni che devono sussistere affinché la suddetta clausola possa ritenersi legittima. La clausola floor è da considerare illegittima e manifestamente vessatoria se non contrattualizzata e non adeguatamente pubblicizzata. In questi ultimi casi si potrà far valere la nullità del mutuo e richiedere alla banca la restituzione degli interessi ingiustamente maggiorati;
  • l’anatocismo bancario che si verifica quando l’istituto bancario applica la capitalizzazione degli interessi passivi con cadenza trimestrale anziché annuale come invece avviene normalmente per quelli a credito, ad esempio in un conto corrente.

Mutui irregolari: cosa bisogna fare per richiedere il rimborso

Per riuscire a capire in quale situazione ci si trova bisogna come prima cosa rivolgersi ad un’associazione di consumatori oppure a degli studi legali specializzati per eseguire una perizia econometrica e quindi valutare i margini per procedere con la richiesta di rimborso degli interessi pagati in eccedenza. Dopodiché è possibile avanzare la richiesta di rimborso personalmente, tramite l’invio di una lettera raccomandata, ma il consiglio è sempre quello di far presentare l’istanza da un professionista del settore che sa bene come muoversi e comportarsi in queste situazioni.

Può accadere che la banca non risponda, a questo punto bisogna necessariamente agire con la mediazione obbligatoria davanti a:

  • giudice di pace per importi inferiori a 5 mila euro;
  • tribunale competente per territorio per importi superiori a 5 mila euro.

Nel caso in cui la mediazione non vada a buon fine si può proseguire citando in giudizio la banca. Tutto ciò avrà naturalmente un costo che va ovviamente proporzionato alle somme che si possono recuperare. Per effettuare tale calcolo esistono anche dei tool online.

Va ricordato però che i risultati di questi tool possono essere in parte falsati dalla mancanza di conoscenza diretta della materia. Per questo è consigliabile, sin dalle prime fasi, rivolgersi a delle associazioni di consumatori o a dei professionisti per fare un calcolo preciso e attendibile e valutare così se è il caso o meno di procedere nei confronti dell’istituto bancario.