Mutuo a Tasso Negativo

Mutuo a Tasso Negativo: Significato, Caratteristiche e Fattibilità in Italia

Negli ultimi tempi si sente sempre più spesso parlare di mutuo a tasso negativo, una realtà da tempo consolidata in tutta Europa ma in Italia poco conosciuta e attuata. Esistono veramente i mutui di questo tipo? In che cosa consistono e quali sono le caratteristiche peculiari? Ecco una guida dettagliata all’argomento, soprattutto per capire se conviene e se in Italia si può applicare o meno.

Che cos’è e come funziona il mutuo a tasso negativo

Il mutuo a tasso negativo è un concetto quasi troppo bello per essere vero eppure è una realtà che sta prendendo sempre più piede all’estero, soprattutto in nazioni come la Danimarca. In pratica si tratta di prestiti, nella maggior parte legati all’acquisto della casa, per i quali il cliente che ha ricevuto il finanziamento deve restituire una somma inferiore rispetto a quella che ha ricevuto in prestito.

Si tratta, quindi, di una svolta storica che è dovuta essenzialmente al fatto che gli istituti di credito preferiscono perdere un po’ di capitale su ogni mutuo concesso piuttosto che far fermare completamente il settore dei prestiti e delle ipoteche. Il Paese in prima linea per quanto riguarda l’utilizzo dei mutui a tasso negativo è sicuramente la Danimarca, come già stato anticipato, ma è stata la Svizzera ad inaugurare questa nuova stagione, per affrontare la congiuntura economica sfavorevole che ha portato a diminuire sempre di più le richieste di mutui nell’arco di pochi mesi.

Anche la Germania sta seguendo l’esempio dei colleghi danesi, in particolare di un istituto di credito come Jyske Bank che ha appena annunciato l’intenzione di ricorrere nelle prossime settimane all’utilizzo di un mutuo a tasso negativo della durata massima di 10 anni e con tasso di interesse pari a -0.5%. L’iniziativa sembra essere destinata a diffondersi a macchia d’olio, anche grazie alla tendenza della Banca Centrale Europea di tenere i tassi sempre molto bassi negli ultimi anni.

Quali sono le caratteristiche del mutuo a tasso negativo

Per capire le caratteristiche specifiche del mutuo a tasso negativo si deve prendere ancora una volta in considerazione l’esempio della Danimarca. In questa nazione, infatti, l’istituto di credito che concede il mutuo a tasso negativo viene in qualche modo tutelato poiché la sua esposizione viene coperta mediante l’emissione di specifiche obbligazioni che a loro volta sono legate alle ipoteche accese sugli immobili stessi.

In questo modo il rischio di incorrere in un cliente insolvente in un certo senso viene arginato poiché viene suddiviso fra gli obbligazionisti che di fatto si assumono il pericolo di non riuscire a far fronte al pagamento delle rate. Questo salvagente di sicurezza sta spingendo sempre più molti istituti di credito di tutta Europa a sponsorizzare questo tipo di mutuo per mantenere vivo un settore che altrimenti, a causa della congiuntura economica, andrebbe in grande sofferenza.

I mutui a tasso negativo possono essere richiesti da chiunque abbia intenzione di acquistare un appartamento o comunque un immobile, nei Paesi dove questa opzione è possibile, e viene erogato con una certa semplicità proprio grazie alla particolarità dell’emissione delle obbligazioni.

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La fattibilità in Italia del mutuo a tasso negativo

Ma in Italia è possibile il mutuo a tasso negativo? La risposta purtroppo è no. In Italia esiste una specifica che si chiama clausola floor e che è stata pensata proprio per evitare che i tassi dei mutui possano diventare negativi. Questa clausola è stata introdotta a partire dal 2015, in concomitanza con il segno negativo sempre più spesso raggiunto dall’Euribor, e continua ad essere valido in Italia per evitare che gli istituti di credito possano perdere denaro in relazione all’andamento dei tassi.

Grazie alla clausola floor, infatti, il mutuatario non potrà mai usufruire di un tasso di interesse al di sotto di una certa soglia e questo al di là di quello che è l’andamento dei parametri a cui è strettamente connesso l’interesse che è dovuto. A parte la clausola floor, però, esistono anche dei vincoli legislativi che impediscono l’utilizzo del tasso negativo. Con la decisione n.23294/2018 varata dal cosiddetto Arbitro Bancario Finanziario è stato stabilito che nel caso in cui si possa verificare uno scenario nel quale il tasso è sotto lo zero, comunque esiste una sorta di blocco per cui al mutuatario non verrebbero accreditati gli interessi maturati.

L’ABF ha di fatto decretato che il mutuo debba configurarsi come infruttifero per il mutuatario qualora Euribor oppure Eurirs si configurino negativi. La giustificazione a questa interpretazione si trova nell’art. 1813 del codice civile che fornisce la definizione del mutuo, specificando che il mutuante ottiene del denaro in prestito e si impegna alla restituzione della stessa specie e qualità.

L’Europa e il mutuo a tasso negativo: come è possibile?

Se in Italia, quindi, il mutuo a tasso negativo è inattuabile in quanto si pone in evidente contrasto con quanto contenuto nel codice civile, lo stesso abbiamo visto che non accade negli altri Paesi europei. Ma perché un istituto di credito dovrebbe essere interessato a proporre questo tipo di prestito ipotecario?

La risposta è abbastanza complessa. Le banche di tipo commerciale, ossia la maggior parte di quelle presenti sul mercato, soprattutto se sono di piccole dimensioni non hanno sempre la liquidità necessaria e sufficiente per erogare tutti i mutui richiesti dalla clientela, così spesso ricorrono al prestito delle banche più grandi che a loro volta possono comprare e rivendere denaro con un tasso di interesse legato esclusivamente all’Euribor.

Da qualche anno l’Euribor è negativo, quindi le banche hanno la possibilità di acquistare denaro a tasso negativo o pari a zero e rivenderlo a tassi altrettanto negativi continuando comunque a guadagnare su questa operazione, anche se ovviamente in misura limitata. Se, però, a questo piccolo guadagno si aggiunge anche il fatto che in questo modo si incentiva il mercato a rivolgersi al mercato dei mutui nonostante le economie mondiali piuttosto in crisi, si capisce perché il mutuo a tasso negativo sia ormai una realtà così diffusa all’estero.