Mutuo Alla Francese o All’Italiana?

Mutuo Alla Francese e All’Italiana: Principali Caratteristiche e Differenze

Avere una conoscenza alquanto approfondita in riferimento a come si determina il piano di ammortamento di un mutuo, vale a dire in relazione alla sommatoria di tutte le rate che il mutuatario deve versare alla banca, è di sicuro importante nel momento in cui si decide di acquistare un immobile, sottoscrivendo un mutuo.

Le tre variabili principali, ossia l’importo totale delle rate così come la durata del finanziamento e il tasso di interessi che viene applicato, non bastano da sole per il calcolo della spesa finale che il mutuatario dovrà accollarsi. Prima di tutto, infatti, bisognerebbe individuare il criterio che viene adottato per rimborsare il debito che viene contratto, al fine di ottenere un mutuo.

Non si tratta solamente di un aspetto tecnico, strettamente connesso alla matematica finanziaria: prima di tutto, bisogna tenere in considerazione che il calcolo degli interessi va effettuato applicando il tasso di interesse pattuito sul capitale residuo. Ne consegue che quest’ultimo, andando di mese in mese incontro ad un logico decremento, consenta di quantificare l’importo delle rate in maniera corretta.

Fatta questa doverosa introduzione, nel momento in cui si accende un mutuo ipotecario, è di fondamentale importanza tenere in considerazione il tipo di piano di ammortamento che si sceglie. In particolar modo, ce ne sono due che vanno per la maggiore: quello alla francese e quello all’italiana. Ecco, pertanto, in rapida carrellata cosa sono, quali sono in concreto le principali caratteristiche e le differenze più evidenti tra queste due soluzioni.

Mutuo alla francese: principali caratteristiche

Nell’immaginario collettivo, quando si fa riferimento al piano di ammortamento di un mutuo, quello alla francese è di sicuro la prima opzione che viene in mente a molti. Il motivo è semplicissimo: trattasi del metodo di gran lunga più adottato dalle banche. Nel mutuo alla francese, la rata è costituita da una quota di capitale più una quota di rimborso per gli interessi passivi. Pertanto, il mutuo alla francese prevede un piano di ammortamento contraddistinto da rate costanti.

Come viene effettuato il calcolo della quota di interessi nel piano di ammortamento alla francese?

Semplicemente, andando a moltiplicare il capitale residuo per il tasso di interesse, si ottiene appunto la quota di interessi.

Come viene effettuato il calcolo del capitale residuo?

Semplicemente, mediante la sottrazione tra il capitale residuo dell’arco di tempo precedente e la quota di capitale.

Infine, come viene effettuato il calcolo della quota di capitale nel piano di ammortamento alla francese?

Nel metodo alla francese, il mutuatario dovrà pagare lo stesso importo della rata con scadenza mensile o più raramente trimestrale per l’intera durata del piano di ammortamento. La quota di interessi, conseguentemente, sarà decisamente alta in fase iniziale, ma con il passare del tempo scenderà, perché il capitale residuo tenderà a diminuire.

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Mutuo all’italiana: principali caratteristiche

Il piano di ammortamento all’italiana comporta il rimborso dell’obbligazione assunta mediante una quota di capitale che risulta essere costante nel corso del tempo. Più precisamente, la restituzione del capitale avviene in tempi decisamente più rapidi. Il motivo di fondo è che con la riduzione costante del capitale residuo, anche il debito va incontro inevitabilmente ad una diminuzione costante.

Come si calcola la quota di capitale costante con il piano di ammortamento all’italiana?

Con il rapporto che intercorre tra il capitale residuo originale ed il numero complessivo di periodi.

Come si calcola la quota di interessi in un dato intervallo di tempo con il piano di ammortamento all’italiana?

Mediante il prodotto fra il debito residuo allo stesso intervallo di tempo ed il tasso di interesse

Come si calcola l’importo della rata in un dato intervallo di tempo con il piano di ammortamento all’italiana?

Attraverso la sommatoria tra la quota di capitale e la quota di interessi in quel determinato intervallo di tempo.

Come si calcola il debito residuo all’intervallo di tempo successivo (t1) con il piano di ammortamento all’italiana?

Mediante la differenza tra il debito residuo all’intervallo precedente (t) e la rata allo stesso lasso di tempo (t).

In definitiva, il piano di ammortamento all’italiana è decisamente semplice, perché le operazioni di calcolo tendono a ripetersi. Non a caso, lo si impiega in larga prevalenza in fase di aperture di credito, dove è prevista la presenza di una garanzia ipotecaria.

Quali sono le principali differenze che intercorrono tra il piano di ammortamenti alla francese e quello all’italiana?

In estrema sintesi, la soluzione all’italiana si contraddistingue per una quota di capitale costante e per una quota di interessi che va a decrescere. Ecco spiegato il motivo di fondo, perché in occasione dell’accensione di un mutuo la soluzione all’italiana risulta decisamente più vantaggiosa rispetto a quella francese. In sostanza, con il passare degli anni, le rate diventano più alla portata del mutuatario e gli interessi, di fatto, decisamente meno onerosi.

Conclusioni

Riepilogando, a parità di capitale, di tasso di interesse e di durata, il piano di ammortamento alla francese prevede interessi maggiori, ma una rata più bassa. Il piano di ammortamento all’italiana, invece, comporta una rata che inizialmente è maggiore. Tuttavia, per via dell’ammortamento accelerato del capitale, una volta che la metà del debito contratto è stato rimborsato, la rata diventa più sostenibile se paragonata alla soluzione alla francese, dove invece risulta costante. Tutto ciò, perché gli interessi totali sono minori.

Il metodo alla francese, pertanto, è noto come piano di ammortamento a rata costante; quello all’italiana, invece, è conosciuto ugualmente come piano di ammortamento a capitale costante.