Mutuo Chirografario

Mutuo Chirografario: Significato, Quando Conviene e Durata Massima

Il mutuo chirografario: opportunità di investimento.

Il Mutuo chirografario è una modalità di finanziamento che non ricorre molto spesso al giorno d’oggi, soprattutto perché gli istituti creditizi preferiscono concedere mutui dietro la prestazione di garanzie considerate di valore primario e cioè, garanzie ipotecarie. Il mutuo chirografario si differenzia invece dai classici mutui perché non prevede la possibilità di prestare garanzie reali ma l’unica garanzia è data dalla solvibilità del mutuatario e pertanto solo la firma (chirografos) del mutuatario stesso fa da garanzia verso il mutuante-creditore.

È ovvio che le banche, per la concessione di questo tipo di prestiti richiedano solvibilità patrimoniali durature nel tempo e storicità di rapporti con il proprio cliente, infatti l’istruttoria è più lunga e particolareggiata, investendo non solo l’analisi passata del debitore, le sue esperienze di credito, la sua bontà creditizia ma anche la sua analisi prospettica, soprattutto con l’analisi dei ricavi e delle entrate future.

Durata del mutuo chirografario e soggetti passivi dello stesso

Il Mutuo chirografario si differenzia dai normali prestiti concessi dalle banche in quanto di importo mediamente superiore e di durata ricompresa tra i dieci ed i quindici anni di durata, con piano di rimborso delle rate solitamente mensile o semestrale. Questo tipo di mutuo, prevede tassi di interesse ricompresi tra quelli di un mutuo garantito da ipoteca e quelli di un prestito non assistito da garanzie in quanto presenta caratteristiche di rischiosità superiori al primo ma inferiori al secondo caso. Vi è la possibilità di richiedere un periodo di preammortamento del prestito che concede pertanto al mutuatario di rimborsare per un certo periodo di tempo, prefissato contrattualmente, solo la quota interessi e non anche la quota capitale, ottenendo pertanto una rata inferiore.

Il piano di ammortamento del mutuo può’ essere di diverso tipo, i più utilizzati sono alla francese, all’italiana ed all’inglese anche se il metodo alla francese è largamente il più  utilizzato. I tassi praticati possono essere di tipo variabile, fisso o misto. In questo caso, solitamente, il mercato si spinge verso tassi di interesse di tipo variabile ritenendo siano più convenienti nel medio-lungo periodo. I soggetti cui viene proposto tale tipologia di mutuo possono essere sia persone fisiche, sia persone giuridiche ossia aziende private. Solitamente questi mutui vengono concessi per esigenze di ristrutturazione o di acquisto di beni strumentali aziendali più che per l’acquisto di beni immobili, cioè nonostante nulla vieta che venga erogato per tale finalità.

Mutuo-Chirografario

Il mutuo chirografario e le aziende

Il mutuo chirografario è uno strumento molto utilizzato per la concessione di liquidità a lungo termine alle aziende che possono cosi’ provvedere ad effettuare investimenti in beni produttivi dilazionando nel tempo l’esborso finanziario che altrimenti sarebbe immediato. L’importo mediamente concesso non supera i 150 mila euro e per l’appunto, la durata del mutuo non supera i 15 anni.

Per la concessione di mutuo chirografario occorre che vengano presentati tutta una serie di documenti:

  • Carta di identità o altro documento di identità equivalente e codice fiscale o tessera sanitaria dell’imprenditore e dei soci;
  • Visura camerale aggiornata e quindi non più vecchia di tre mesi;
  • Dichiarazioni dei redditi dell’imprenditore e dei soci dell’impresa;
  • Ultimi due bilanci depositati con certificazione di avvenuto deposito o ultime due dichiarazioni dei redditi aziendali depositate all’agenzia delle entrate competente;
  • Business plan dell’azienda almeno a cinque anni;
  • Preventivo di spesa con dettaglio delle finalità di finanziamento ed ipotesi di gestione finanziaria del bene stesso (piano di ammortamento, deprezzamento da uso, spese di manutenzione, redditività prevista del bene strumentale),
  • Analisi di mercato in cui si posiziona l’impresa e sua valutazione di merito creditizio con precedenti eventuali analisi CRIF e controllo di due diligence su eventuali ulteriori esposizioni finanziarie di natura diversa da quelle bancarie (ad esempio esposizioni di natura contrattuale, crediti incagliati, debiti con priorità di richiesta).

Tolte queste procedure di analisi in realtà la pratica è decisamente più snella rispetto a quella adottata per la concessione di mutui ipotecari e la loro erogazione solitamente è inferiore ai 30 giorni contro una media di quaranta – sessanta previsti per i mutui fondiari e per i mutui ipotecari in genere.

Nei mutui chirografari, non essendo prevista la presenza di garanzie reali o fidejussorie, in caso di inadempimento da parte del mutuatario, ossia in caso di mancato pagamento delle rate di mutuo, l’ente creditizio rischia di non vedere restituito il denaro in quanto non ha priorità nella riscossione del credito rispetto ad altri creditori particolari i quali potrebbero avere titoli di privilegio quali ad esempio ipoteche, fidejussioni o crediti considerati prioritari nel soddisfacimento da parte della legge (pensiamo ad esempio agli stipendi dei propri dipendenti o al trattamento di fine rapporto degli stessi). Questo tipo di mutui non richiede la presenza di redazione di atto pubblico sostanziandosi in un contratto di natura squisitamente privatistica tra soggetto concedente e soggetto ricevente.