Mutuo Ristrutturazione Casa

Mutuo Ristrutturazione Casa: Caratteristiche, Come Funziona, Tempi Erogazione

Qualsiasi tipo di immobile, si sa, prima o poi è soggetto al naturale decadimento che è causato semplicemente dal passare del tempo e non dalla negligenza del conduttore. Gli anni che passano, i fenomeni atmosferici, i continui assestamenti della casa, fanno sì che nel corso della vita un edificio inevitabilmente sia da ristrutturare.

Spesso, la necessità di iniziare dei lavori in un immobile, può anche essere dovuta anche solo al semplice fatto che alcuni componenti della casa, come ad esempio gli infissi, i serramenti, le opere murarie e così via, non rispecchino più i gusti e le esigenze che si avevano quando l’appartamento era stato acquistato e pertanto nasce il desiderio di rimodernare e risistemare alcuni spazi o il completo immobile.

Fortunatamente anche per l’anno 2020 si può beneficiare del mutuo ristrutturazione casa. Vediamo come nei prossimi paragrafi.

Cos’è in pratica il mutuo per la ristrutturazione?

Il mutuo per la ristrutturazione, in sostanza, è un aiuto che viene elargito dagli istituti bancari, a fronte di ben determinati requisiti, per poter avviare le opere di ristrutturazione della propria abitazione. Tale mutuo può arrivare a coprire fino all’80% del valore finale di mercato che il tuo immobile raggiungerà una volta finiti i lavori di ristrutturazione. Attenzione in quanto questo concetto è fondamentale per definire i propri calcoli: non si deve partire dal valore della casa allo stato attuale, ma proiettarne il valore al momento post-ristrutturazione.

Il mutuo per la ristrutturazione casa può essere stipulato con una durata da 5 a 30 anni, a tasso fisso, variabile o misto, in base alle esigenze del cliente, alle sue preferenze e alle sue possibilità economiche. Come per tutti i tipi di mutui, importo della rata ed eventuali sospensioni della stessa dipendono dalle condizioni che il singolo istituti di credito propone.

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Con quali lavori si può intervenire per ottenere il mutuo ristrutturazione?

Bisogna, innanzitutto, decidere il tipo di intervento col quale si vuole agire sul proprio immobile, distinguendo bene le piccole opere da quelle grandi di ristrutturazione. Nel primo caso rientrano praticamente tutti quei lavori, ordinari o straordinari, per i quali non c’è necessità alcuna di concessione edilizia e si può tranquillamente procedere senza essere obbligati a versare nulla al Comune.  Nel secondo caso, invece, rientrano gli interventi che necessariamente richiedono il rilascio da parte del Comune di una concessione edilizia, con relativo pagamento di oneri stabiliti e quantificati in base alla superficie interessata e al tipo di edificio.

Gli interventi che vengono presi in considerazione dal mutuo ristrutturazione casa sono principalmente i seguenti:

  • interventi di manutenzione ordinaria: praticamente tutte quelle opere e quei lavori edilizi che vengono eseguiti su un edificio già esistente, o su parti dell’edificio, atti a riparare, rinnovare o sostituire le finiture dell’immobile (verniciature, riparazioni, sostituzioni, impermeabilizzazioni e così via) o a migliorare l’efficienza energetica
  • interventi di manutenzione straordinaria: si tratta di opere ed interventi edilizi che vengono attuati sulla struttura e su parti portanti di essa, con il fine o di ripristinare la funzionalità totale della struttura o addirittura renderla migliorativa (sostituzione di infissi ma con forme e dimensioni differenti da quelle iniziali, sostituzione dei sanitari, rifacimento di tramezzi, ristrutturazione delle scale e comunque tutti gli interventi in genere di tipo strutturali)
  • grandi opere di ristrutturazione edilizia: siamo in questo caso difronte a opere edilizie di tipo invasivo in quanto i lavori sono realmente complessi ed importanti, poiché andranno praticamente a modificare in maniera incisiva e radicale sia l’aspetto estetico che quello funzionale dell’immobile, a livello esterno ed interno.

Quali sono i documenti necessari per poter ottenere il mutuo ristrutturazione casa?

Per poter accedere a questo tipo di prestito, chi vuole farne richiesta, deve preparare tutta una serie di documentazioni che variano in base ai lavori che si intendono far realizzare.

Per le opere di manutenzione ordinaria, in realtà, la procedura è piuttosto semplice in quanto basterà in genere presentare soltanto il preventivo che viene rilasciato dall’impresa che si occuperà di portare avanti i lavori.

Per gli interventi di manutenzione straordinaria, invece, oltre che al preventivo dell’impresa, si rende necessario fornire alla banca che dovrà elargire i fondi richiesti anche il documento rilasciato dal Comune in cui l’immobile è accatastato, che attesta la domanda di autorizzazione edilizia.

Infine, per le grandi opere di ristrutturazione edilizia, oltre ai due documenti sopramenzionati, bisogna anche aggiungere il permesso di costruzione e il pagamento del contributo obbligatorio al Comune.

Ovviamente, a tale documentazione vanno allegati i propri documenti di riconoscimento, copia del proprio contratto di lavoro e fotocopia delle due ultime buste paga.

Come viene elargito il capitale del mutuo ristrutturazione?

Una volta ricevuta la delibera da parte della banca, il richiedente del mutuo ristrutturazione casa potrà decidere se farselo versare sul proprio conto corrente in un’unica soluzione ad inizio lavori e poi gestire autonomamente le varie uscite per i pagamenti alle scadenze pattuite con l’impresa edile, oppure se farsi suddividere i versamenti in base alle date di stato avanzamento lavori, ossia nei momenti esatti in cui i fondi servono effettivamente per sostenere i costi (esempio inizio lavori, metà lavori e saldo finale al termine della ristrutturazione). Qualora si scegliesse la seconda ipotesi, per poter ricevere le varie tranche di accredito si dovrà far pervenire alla banca copia della fattura dell’impresa edile.

Mutuo ristrutturazione casa e detrazioni fiscali

La Legge di Stabilità 2020 ha prolungato nuovamente il bonus ristrutturazione pertanto tutte le spese che vengono sostenute per opere di manutenzione ordinaria, straordinaria, di restauro e risanamento conservativo, usufruiscono di una detrazione del 50% sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), spalmata su un periodo di 10 anni.

Cosa totalmente diversa è invece l’Ecobonus che viene ammesso soltanto per chi effettua interventi di riqualificazione energetica del proprio immobile. In questo caso si può portare in detrazione fiscale fino all’80% delle spese sostenute, con dei massimali ben prestabiliti che si differenziano in base al tipo diverso di intervento.