Perizia Mutuo

Perizia Mutuo: Caratteristiche, Esempio Pratico e Cosa Fare in Caso di Rifiuto

Caratteristiche della perizia mutuo

Prima di vedere erogato qualsiasi tipo di mutuo, l’istituto di credito deve valutare se l’immobile per cui si provvede a richiedere il mutuo corrisponda realmente al valore dell’investimento.  In questa circostanza è così indispensabile provvedere alla perizia immobiliare, ovvero a quell’apposito strumento che consente di valutare numerosi aspetti dell’immobile per comprenderne il prestigio.

Per poter realizzare una perizia mutuo e per acquistare ad esempio la prima casa, la banca provvederà a nominare un perito che si occuperà di analizzare tutte le caratteristiche dell’immobile. Valutando ogni condizione e determinati parametri alla fine emetterà un giudizio che corrisponderà ad un certo valore.  Insieme alla perizia inoltre verranno allegati dei documenti ufficiali riguardanti la storia catastale e la proprietà.  Soltanto una volta che l’operazione sarà compiuta e verrà valutata la documentazione fornita, l’istituito di credito provvederà ad emettere un esito relativo alla richiesta del mutuo e le condizioni previste.

La perizia immobiliare rappresenta quindi a tutti gli effetti una vera e propria garanzia per la banca anche in tutti quei casi in cui l’acquirente non disponga più del credito necessario per risarcire, attraverso le rate previste, il mutuo.  In tale contesto la banca potrà eseguire un’esproprio dell’immobile per recuperare il denaro mancante. Prima della perizia sarà possibile conoscere il reale valore dell’immobile usufruendo di appositi programmi disponibili in rete che permettono di capire a quanti ammonti il valore approssimativamente.

La documentazione necessaria per richiedere la perizia mutuo

L’istituto di credito a cui si fa riferimento per poter ottenere il mutuo, deve valutare con un’apposita perizia il reale valore dell’immobile.  Viene così effettuata un’analisi della struttura in modo da tale da poterne stabilire il suo valore commerciale.

Per iniziare questa procedura è necessario però fornire dei documenti specifici, che permetteranno poi alla banca di dare delle opinioni sul prestigio dell’immobile.  La documentazione corrisponde a dati concernenti: la provenienza dalla casa, il tipo di struttura catastale e la legittimità territoriale dell’ambiente.  Il primo dossier è necessario alla banca per poter verificare ed analizzare in concreto le varie informazioni sulla proprietà, le modifiche che sono state essere effettuate durante il corso degli anni ed infine la legittimità edilizia ed urbanistica dell’immobile.

Con la documentazione di tipo catastale si attesta invece l’adeguata registrazione al catasto del bene. In questo caso vengono prese in considerazione eventuali ipoteche presenti oppure lavori strutturali svolti dall’anno di edificazioni fino ad oggi.  Per quanto riguarda infine l’ultimo documento, esso è fondamentale per valutare se la casa sia stata costruita prima del 1967 e se dispone di tutte le autorizzazioni necessarie.  Grazie a tali dossier l’istituto di credito può anche prendere in esame i materiali e gli strumenti adoperati per la sua costruzione.

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Cosa fare in caso di rifiuto del mutuo dopo l’avvenuta perizia

Gli istituti di credito si riservano la facoltà, prima di prendere una decisione definitiva relativa all’erogazione o meno del credito richiesto dell’utente, di effettuare degli specifici controlli. Vengono presi in esame in questo caso così non soltanto le valutazioni e le informazioni forniti dal cliente ma anche quelle effettuate dal perito durante il suo controllo mirato. Con le perizia verranno così attentamente visionate il valore dell’immobile, la rivendibilità dello stesso e il suo venditore.

Per quanto riguarda il primo parametro occorre precisare che in tale circostanza le banche non concedono mai l’intero ammontare dell’immobile ma soltanto uno sua parte. Nello specifico tendono ad erogare l’80% in modo tale da poter rimanere nella fondiarietà dell’operazione. Per questo potrebbe accadere che, dopo l’avvenuta perizia, l’istituto di credito decida di non provvedere più alla concessione del credito. In altre circostanze tale situazione si potrebbe venire a creare soprattutto a causa della mancata possibilità futura di rivendere l’edificio in una qualsiasi asta pubblica. Questo caso si potrebbe verificare quando il richiedente non si dimostri più in grado di pagare le rate pattuite precedente e la banca si ritrovi costretta a dover procedere al pignoramento dell’immobile.

La richiesta del mutuo potrebbe però inoltre essere rigettata anche per via di colui che si appresta a vendere il bene che il richiedente vuole acquistare. Nella maggior parte questo aspetto viene però tralasciato e non preso realmente in esame da parte dell’utente.  Accade quindi che l’istituto di credito decida di rifiutare la concessione del credito, se l’edificio sia frutto di una donazione perché la banca teme che l’immobile sia stato protagonista di problemi legali oppure abbia costituito in tempi passati oggetto di revoca.

Se si presentano inoltre irregolarità legali o edilizie durante la perizia anche in questo caso si potrà vedere un rifiuto della concessione da parte dell’ente finanziatore. Il mutuatario a causa di questi impedimenti è costretto in primis a chiedere i motivi che hanno portato la banca a non concedere il finanziamento per poi confrontarsi con essa. L’obiettivo naturalmente è quello di riuscire a risolvere la questione ed ottenere il denaro necessario.

Semmai non dovessero esserci delle motivazioni chiari e valide, il cliente potrà modificare la decisione presa dell’istituo di credito e vedere poi erogato il mutuo. Per farlo dovrà provvedere ad inviare un formale richiamo presso l’istituto di credito attraverso l’utilizzo della Posta elettronica certificale oppure per iscritto dove specifica l’avvenimento ed avvia una contestazione di omissioni e comportamenti. Una volta trascorsi circa 30 giorni dalla ricezione, l’ufficio interessato dovrà in qualche modo pronunciarsi e se il reclamo viene accolto sarà obbligato a fornire al cliente i tempi necessari per l’adempimento.  Se la domanda viene rigettata al contrario ed ha quindi esito negativo, il cliente potrà decidere di appellarsi presso l’arbitro bancario finanziario.