Prima di cominciare a parlare circa la finalità e le differenze che esistono tra le varie tipologie di mutui, occorre fare un passo indietro e definire, in modo chiaro e semplice, in cosa consiste un Mutuo.
Esso è un contratto, mediante il quale la parte detta mutuante, consegna ad una seconda parte, definita invece mutuataria, una somma di denaro o quantità di beni pattuita da ambo le parti ed inserita nel contratto, che la seconda parte si obbliga a restituire in un arco di tempo prefissato, anch’esso inserito all’interno del contratto stipulato. Le tipologie di Mutui, come gli istituti bancari che li erogano, sono molti e si differenziano sostanzialmente in base: alla durata, alla finalità ed ai tassi di interesse applicati.
Durata del mutuo
Indice
Iniziamo spiegando cosa si intende per “durata di un mutuo”: si intende infatti il tempo in cui, la parte che ha usufruito del prestito, si impegna a restituirlo compreso di interessi. Trattandosi quasi nella totalità dei casi di prestiti importanti, relativi all’acquisto o alla restaurazione di un immobile, solitamente parliamo di mutui a medio-lungo termine. Per legge possono essere concessi dai 5 ai 40 anni, anche se difficilmente un istituto bancario concederà un muto superiore ai 30.
Quando si parla di mutui ipotecari, quindi come abbiamo detto relativi all’immobile, la banca solitamente fa coincidere la durata del prestito con la scadenza naturale dell’ipoteca (solitamente di vent’anni). Il motivo per cui difficilmente vengono erogati mutui superiori ai vent’anni è intuitivo: la banca dovrebbe impegnarsi per un rimborso con tempistiche troppo lunghe aumentando notevolmente il rischio di non essere risarciti, inoltre, anche perché lo richiede, sarebbe svantaggioso in quanto i tassi di interesse e gli oneri percepiti dalla Banca sarebbero troppo alti e farebbero pagare l’immobile ad un prezzo ben più alto del suo valore reale.
Riassumendo in parole semplici, più prolungata sarà la durata del mutuo, più alto sarà il tasso di interesse nominale annuo, il famoso TAN, richiesto dall’istituto bancario. Ad ogni modo, la durata del mutuo viene decisa dalla banca, ogni istituto di credito avrà quindi tariffe e tempistiche differenti, anche in base alla tipologia di bene o somma richiesta, occorre quindi scegliere con attenzione e svolgere un calcolo preventivo dell’ammontare effettivo dei costi.
Finalità del mutuo
Le finalità del mutuo, essendo richiesti espressamente da persone fisiche che hanno la necessità di denaro a disposizione, riguarderà esigenze specifiche che nella stra grande maggioranza dei casi sono: l’acquisto, la costruzione oppure la restaurazione di un immobile, oppure anche la mancata liquidità.
La principale esigenza che spinge le persone a richiedere un mutuo è sicuramente l’acquisto di un immobile, nel caso dell’acquisto della prima casa esistono inoltre numerose agevolazioni e fondi, come il Fondo di Garanzia prima casa, che può arrivare a saldare fino al 50% della cifra chiesta in prestito, per un ammontare massimo di 250 mila euro. Anche per tutto il resto che grava nell’orbita, nel campo semantico dell’immobile, sono necessità che spingono gli individui a richiedere un mutuo: la costruzione o la ristrutturazione infatti, sono tra quei servizi idonei per richiedere un prestito di denaro ad un istituto di credito.
Anche in questo caso esistono diverse agevolazioni, infatti se solitamente il mutuo riesce a coprire fino al massimo all’80% del valore dell’immobile, è vero anche che esistono divere agevolazioni che ti permettono di arrivare fino al 100%, senza la richiesta di un versamento anticipato, come i mutui 100 per cento, erogabili non da tutti gli istituti di credito e a certe condizioni.
La situazione invece è diversa per quanto riguarda la richiesta di un mutuo per mancata liquidità, in questo caso infatti la banca difficilmente deciderà di erogarlo, in quanto aumenta esponenzialmente il rischio di non essere risarciti, dovranno essere presenti quindi specifiche situazioni e richieste da parte di clienti fidati.
Tassi di interesse
Prima di cominciare a parlare dei tassi di interesse, termine di cui tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta nella vita ma di cui magari non si comprende a pieno il significato. Il tasso è una somma, una quota, da pagare mensilmente per l’erogazione di un servizio, fino a qua tutto bene.
Per interesse si intende invece è il prezzo da pagare per avere accessibilità diretta al prestito richiesto al mutuante, il quale, a favore dell’erogazione, richiede una percentuale maggiore del valore reale, questo come pagamento per l’erogazione. In parole povere è il margine di guadagno dell’istituto di credito per l’erogazione del mutuo, ancora più semplicemente esso rappresenta il prezzo del denaro.
La differenza più significativa dei mutui risiede proprio nella tipologia di tassi di interesse utilizzati, vengono espressi sempre in termini percentuali e possono essere:
- tassi fissi
- tassi variabili
- tassi misti
Andiamo con ordine. Il mutuo a tasso fisso, come facilmente intuibile dal nome, presenta lo stesso tipo di tasso fino all’estinzione dello stesso. Viene concordato e stipulato alla sottoscrizione del prestito, in base al tasso di riferimento del mercato detto Eurirs. Questa tipologia di interesse ti permette di conoscere, ancora prima della stipula del contratto, l’ammontare complessivo degli interessi da versare alla banca. E’ consigliato per i lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato e per evitare rialzi dei tassi di interesse a causa dell’inflazione.
Il mutuo a tasso variabile invece muta in relazione ad uno o più valori dettagliatamente sottoscritti nel contratto e firmati da ambo le parti. Viene calcolato sull’Euribor, e ogni rata ha un valore diverso, in base all’andamento del mercato in quel preciso momento. Questo tipo di tasso ha un rischio rilevante: se l’inflazione diminuisce, allora il prezzo scende, al contrario se aumenta sale anche il prezzo. Solitamente la quota iniziale è più bassa di un mutuo ad interesse fisso ma dopo la prima rata segue l’andamento del mercato.
I mutui ad interesse misti invece vengono incontro all’esigenza di quelle persone che non sanno che tipo di interesse utilizzare: tramite questo servizio, sempre preventivamente inserito per iscritto nel contratto, è possibile pagare una parte fissa ed una variabile, oppure ancora scegliere mese per mese che tipo di tasso di interesse utilizzare.