Vendere Casa con Mutuo in Corso Prima e Dopo 5 Anni
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L’acquisto di una casa non è sempre un qualcosa di semplice e di immediato: prima di procedere, infatti, è necessario considerare una serie di requisiti fondamentali, in assenza dei quali ogni tentativo di compravendita può essere annullato. Oltre al gusto personale, alla bellezza estetica e alla struttura solida e compatta, è necessario innanzitutto stipulare un mutuo con una banca, al fine di dilazionare il pagamento attraverso un apposito piano di ammortamento che verrà poi definito.
Poste in essere siffatte premesse, è pacifico affermare che il mercato immobiliare sia in continuo mutamento, non dando mai delle notizie reali e durature nel tempo. Può capitare, infatti, che mentre si sta pagando il mutuo della propria casa, i prezzi di altre proprietà vengano ribassate, facendo così insorgere il desiderio di cambiare casa. A questo punto sorge spontanea la domanda: è possibile vendere casa propria con un mutuo in corso e acquistarne un’altra? Contrariamente a quanto si possa pensare ci sono diverse soluzioni.
Come vendere casa con mutuo in corso
Come anticipato, quindi, non è raro che insorga l’esigenza di cambiare la propria casa, magari con un’altra che ha un prezzo decisamente ribassato. Per vendere casa propria nonostante ci sia un mutuo in corso con il fine di acquistarne un’altra, si possono seguire differenti strade, ognuna delle quali con delle proprie peculiarità. Prima di procedere, dunque, è doveroso valutare l’opzione più congeniale alle proprie specifiche esigenze.
A tal proposito, infatti, è possibile identificare
- il mutuo ponte
- mutuo con sostituzione di garanzia dell’immobile
- accollo del mutuo
- estinzione anticipata del mutuo.
E’ bene, dunque, approfondire dal punto di vista tecnico e specifico ognuna di queste differenti declinazioni, così da poter essere sempre in grado di scegliere la modalità più giusta per sé stessi: solo così, infatti, si avrà l’occasione di fare investimenti mirati e ponderati, conciliando in un solo colpo i criteri di utile e dilettevole.
Mutuo ponte: cos’é e come funziona
Il mutuo ponte, già diffuso all’estero, si configura come la prima scelta di cui tenere conto; come indica stesso il nome, il mutuo ponte funge da vero e proprio collegamento: qualora, infatti, i clienti fossero interessati ad acquistare una nuova casa, possono mettere in vendita quella che stanno pagando attraverso il mutuo, chiedere un mutuo di breve durata e saldarne il pagamento attraverso i profitti provenienti dalla vendita dell’immobile.
Sebbene questa particolare opzione sia stata introdotta all’estero all’inizio del secolo scorso, è interessante notare come in Italia solo negli ultimi tempi stia riscuotendo un vero e proprio successo, assurgendo pian piano alla dignità di ulteriore opzione economica da proporre ai clienti interessati. Un modo semplice, veloce e diretto per acquistare un’altra casa, senza dover necessariamente rinunciare alla possibilità di acquistare un’altra casa.
Sostituzione di garanzia dell’immobile ed estinzione del mutuo
La sostituzione di garanzia dell’immobile è una particolare operazione economica che consiste nell’utilizzare il nuovo immobile per avere una garanzia da presentare durante il finanziamento; tale operazione prende il nome di ”sostituzione di garanzia”, e può essere effettuata solo presso alcuni istituti di credito che contemplino tale opzione. Tale contratto, affinché abbia un’effettiva validità, deve essere obbligatoriamente redatto da un notaio che ne certifichi e ne rendi effettiva la validità dal punto di vista giuridico e normativo.
L’estinzione del mutuo, invece, segue una logica completamente diversa, poiché può essere estinto sia prima dell’atto che al rogito, aprendo la strada a due differenti scenari. Nel caso dell’estinzione prima dell’atto, infatti, si può procedere al versamento in un’unica soluzione del capitale restante, posto che ci si trovi nelle condizioni economiche necessarie per farlo; nel caso, invece, dell’estinzione al rogito, è possibile saldare il mutuo precedentemente contratto con la banca una volta proceduto alla vendita della casa, corrispondendo alla banca presso cui si è aperto il mutuo la cifra restante dello stesso.
Accollo del mutuo: cos’é e come funziona
Ulteriore metodo è l‘accollo del mutuo: in questo modo è possibile accollare il pagamento del mutuo al nuovo proprietario; l’acquirente della casa, dunque, subentra al pagamento delle rate residue, liberando di fatto il vecchio proprietario da ogni tipologia di pagamento. E’ comunque fondamentale che la banca produca un documento che sollevi il proprietario dal pagamento di rate precedenti rispetto all’accordo preso, così da non incorrere in qualsivoglia tipologia di incomprensione per quanto concerne le rate da pagare, le tempistiche e via discorrendo.
Dopo quanto tempo si può vendere casa con un mutuo in corso
Una volta spiegate nel dettaglio tutte quelle che sono le soluzioni possibili da tenere in considerazione, può rivelarsi sicuramente utile cercare di capire dopo quanto tempo sia effettivamente possibile vendere casa con un mutuo in corso. Da un punto di vista generale, la legge prevede che sia possibile vendere la prima casa con mutuo in corso prima di 5 anni, a patto però che l’acquisto dell’immobile di proprio interesse avvenga entro 12 mesi, pena l’incorrere in differenti sanzioni amministrative pecuniarie.
Qualora non si volessero avere vincoli di alcun tipo, è interessante tenere a mente che è sempre possibile vendere casa con mutuo dopo 5 anni; in tal caso, non si andrà incontro a nessuna tipologia di sanzione.
In definitiva, è pacifico affermare che acquistare una nuova casa con mutuo in corso sia un’operazione fattibile: attraverso poche e semplici regole, infatti, si avrà la possibilità di entrare in possesso della proprietà desiderata, ponendo in essere tutta una serie di azioni legali trasparenti e sicure, coniugando sapientemente tutti quelli che sono i crismi imprescindibili di efficienza e sicurezza delle operazioni.